Indicizzazione del sito web
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Come creare un sito da zero
Le azioni da compiere per una buona indicizzazione del sito
Una volta pubblicato il sito, la preoccupazione di tutti è farlo indicizzare da Google il più velocemente possibile.
L'indicizzazione non è il posizionamento, ma la fase precedente tramite la quale chiediamo a Google di inserire gli url delle pagine del sito nei suoi indici, affinchè sia possibile raggiungerle tramite le chiavi di ricerca.
Per indicizzare le pagine del sito, Google le deve scansionare e deve verificare che soddisfino i requisiti richiesti, sia nella compilazione del codice, che nell'ottimizzazione per i dispositivi mobili.
Ora vedremo quali sono i passi da compiere per ottenere l'indicizzazione del proprio sito web.
Se, come spero, il vostro sito è un sito creato in HTML5 e avete seguito la mia guida, o avete usato uno dei miei template, non dovreste avere alcun problema.
Procedura
Validazione
Prima di richiedere a Google la scansione del sito, è buona cosa validare ogni pagina con il validatore W3C per correggere eventuali errori nel codice:
https://validator.w3.org/
Nota: se i filtri di sicurezza impediscono la scansione, si può provare con questa versione del validatore:
https://validator.w3.org/nu/
Test performance
Fatto questo, è altrettanto importante effettuare il test della performance, tramite lo strumento messo a disposizione da Google stesso, per migliorare la velocità di caricamento delle pagine:
Google pagespeed insights/
NOTA: quando si usa questo strumento di Google, è necessario ripetere il test più volte,
perchè il risultato è influenzato da diversi fattori di connessione. Il risultato giusto è sempre il migliore ottenuto.
NOTA: in caso di prima scansione o di precedente risultato negativo, il test potrebbe mostrare momentaneamente 'avviso "Valutazione Core Web Vitals: non superata".
Questo non deve preoccupare, il risultato reale è quello dato dai singoli punteggi sottostanti.
Sitemap xml
Completate queste operazioni, dovete creare la sitemap.xml del vostro sito.
La sitemap di cui parliamo non è la mappa del sito in formato html che offriamo agli utenti per agevolare la loro navigazone.
La sitemap in questione è un file in formato xml che serve a fornire informazioni sulle pagine per i motori di ricerca.
I motori di ricerca, leggendo questo file, possono eseguire la scansione del sito in modo più efficace.
La sitemap.xml principale contiene gli url di tutte le pagine del sito che si vogliono indicizzare e può fornire anche informazioni su di esse, come la data di pubblicazione e non solo.
Per maggiori informazioni leggi:
Google Search Central - Informazioni sulle Sitemap
In rete ci sono diversi tool online per la creazione della sitemap.
Ve ne indico uno:
Sitemap xml
Nella pagina Layout HTML5 di base della sezione "Risorse per i webmaster" del sito, potete trovare esempi scaricabili di sitemap.xml
Ottenuta la sitemap.xml, leggetela per controllare che tutte le pagine da indicizzare siano presenti.
Se la compilazione è corretta, dovete caricarla nella root del vostro sito.
Di norma, il nome è sitemap.xml, ma potete nominarla come preferite, purchè l'estensione sia .xml.
Ora il sito è pronto per affrontare la scansione dei robots di Google (web crawler). I robots sono due: Googlebot Desktop e Googlebot per smartphone.
Registrazione su Google Search Console
Il passo successivo è la registrazione del sito su
Google Search Console
Seguite la procedura indicata per la registrazione.
Alla fine, scegliete il metodo di verifica della proprietà che preferite.
Se utilizzate il tag html, dovete metterlo nella zona head della pagina index.
Quale che sia il metodo che avete scelto, cliccate su "verifica" per avviare il processo che sarà praticamente immediato.
Ora che la proprietà del vostro sito è stata verificata da Google, dovete inviare la sitemap per chiedere a Google di procedere alla scansione.
Per fare questo, sempre in Search Console, cliccate sulla voce "sitemap" nel menù laterale di sinistra e poi inserite il nome della vostra sitemap (con la sua estensione .xml) nella casella indicata.
Inviate e apparirà la conferma di riuscita.
Ora non resta che attendere la scansione che, in genere, avviene dopo qualche giorno. In caso di problemi, Google vi avviserà via email.
Il file robots.txt
Il file robots.txt è un semplice file di testo che viene messo nella root del sito.
Questo file permette di comunicare con il motore di ricerca e dare indicazioni sulla scansione.
Tramite il file robots.txt è possibile indicare le cartelle, o le pagine che non si desidera vengano scansionate. È anche opportuno indicare il percorso della sitemap.
Esempio di compilazione del file robots.txt:
User-agent: *
Disallow:
Disallow: /doc/
sitemap: https://www.lachiavenelpozzo.com/sitemap.xml
Il termine "Disallow:", senza slash finale, permette l'accesso a tutto il sito da parte del crawler dei motori di ricerca. Scritto con lo slash finale, invece, "Disallow: /", lo proibisce.
L'indicazione "Disallow: /doc/" indica che la cartella "doc" non deve essere scansionata.
È anche possibile bloccare una cartella, ma escludere dal blocco un singolo file (pagina) in essa contenuto.
Esempio:
Disallow: /folder/
Allow: /folder/file.html
Per maggiori informazioni:
Google support
Testate il file robots.txt con questo strumento:
Robots testing tool
Lo strumento serve anche per il debug della sitemap memorizzata nella cache di Google in caso di modifiche.
Nella sezione "Risorse per i webmaster" ->
Layout HTML5 di base potete trovare un esempio di file robots.txt da scaricare.
Conclusione
Non è indispensabile utilizzare tutte queste procedure, perchè i motori di ricerca scansionano in automatico tutti i siti web pubblicati, ma questi strumenti e queste azioni favoriscono una rapida ed efficace indicizzazione e il successivo posizionamente, che dipende sempre, ovviamente, in primis, dalla reputazione del sito e dal valore dei suoi contenuti.
Nella sezione "Strumenti per i webmaster" puoi trovare moltissime soluzioni e risorse da scaricare.
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