Vista dal basso,nelle belle giornate, pare toccare coi suoi tetti l'azzurro cielo. Molte delle sue case sono nobili palazzi, dai cui giardini, come dal parco del Castello, si gode la vista della verde collina digradante verso la Città Bassa, che si estende ai suoi piedi.
Sorta sulla cima della collina, è circondata dagli alti bastioni veneti, patrimonio dell'UNESCO, costruiti nel 1500 sulle preesistenti fortificazioni di origine romana, ai tempi della Repubblica di Venezia.
Provenendo dalla stazione della Teleferica e passeggiando lungo la stretta stradina che taglia in due il centro, si arriva al suo cuore, piazza Vecchia, che si apre luminosa davanti alla facciata candida del palazzo Nuovo, sede della Biblioteca Civica Angelo Mai.
Altrettanto sorprendenti sono i musei, a partire da quello dell'Epoca Veneta, ospitato dal palazzo della Ragione,un museo interinale, dove ci si immerge nella cittadina del Quattrocento/Cinquecento, guardando scorrere i volti dei nobili signori, esponenti delle famiglie più potenti, o sentendo scorrere l'acqua della Laguna, davanti all''itinerario che un tempo si faceva prima in barca, poi con carrozze e cavalli, per raggiungere Bergamo partendo da Venezia.
Infine si entra nel mercato di S.Alessandro, un turbinio di colori dove si vendeva di tutto, spezie, stoffe e molto altro, finito in un terribile incendio.
Cambiamo epoca: anche qui nell'Ottocento risuonavano le note di un celebre musicista, che vi nacque, Gaetano Donizetti, auotre di opere come "Lucia di Lammermoor"e "L'Elisir d'Amore", tra le più famose. La sua vita purtroppo fu molto drammatica, ma la sua musica rieccheggia ancora lungo via Arena, nella parte superiore di Bergamo Alta, dove si trova il Museo Donizettiano.
In questo periodo siamo anche in epoca Risorgimentale: Bergamo è chiamata la "città dei mille"per i numerosi abitanti che presero parte all'impresa. Per questo nel Castello, immerso in un grande verde parco, è ospitato il Museo Risorgimentale.Il parco, disseminato di alcune armi delle due guerre in memoria, è in una posizione magnifica: da qui si abbracciano giardini, tetti, palazzi della Città Bassa a perdita d'occhio, fin dove lo sguardo si perde.
Qui numerosi sono gli antichi nobili palazzi, che ricordano le famiglie signorili e le personalità che li abitarono nei secoli passati.Si distingue, ad esempio, palazzo la Casazza: costruito dal Baldino Suardi nel 1357, era il più fastoso della città e fu sede del servizio postale veneto.
Una lunga storia ebbe poi palazzo Scotti, sorto nel XIV° sec. e ristrutturato nel C^XVIII°. Alla sua famiglia appartiene Gian Maria Scotti, capitano volontario della 3a Compagnia Ia legione Civica nel 1848, Bergamasca. Egli, nel 1853 , in Trentino fu fatto prigioniero dagli austriaci nel carcere di Mantova,e viene tuttora ricordato come un grande patriota.
In questo stesso palazzo l'8 aprile 1848 mori il grande musicista bergamasco Gaetano Donizzetti.
Basta girare per un vicolo dietro S.Maria Maggiore e la Cappella Colleoni per ritrovarsi davanti ad un edificio detto Il Fontanone, che oggi ospita l'Ateneo di Scienze, Lettere e arti. Nel 1342 infatti, per volontà dei Visconti, fu costruita una grande cisterna , detta appunto il fontanone, che poteva contenere fino a 22.000 ettolitri di acqua.
Sopra di esso nella seconda metà del Settecento fu innalzato un portico, progettato da Costantino Gallizioli, dove venivano poste le antiche lapidi della città. Solo nell'Ottocento, dopo varie ristrutturazioni, divenne sede dell' Ateneo di Scienze , Lettere e Arti, centro di studi per scienziati e artisti, tuttora vivo nel promuovere l'arte e la storia della città di Bergamo.
Un altro piccolo gioiello da non dimenticare è l'antica chiesa di S.Agata, risalente al 1400 e restaurata nel 1700, annessa all'ex-convento del Carmine, di cui si conserva un bel chiostro dei primi del Cinquecento. Al suo interno si distinguono l'altare barocco di Filippo Juvarra in una cappella mediana di sinistra, e una "Madonna con Bambino e Santi " di legno intagliato e dorato, dell'inizio del Quattrocento. La " Veduta della città di Bergamo del 1629"ci riporta alla magnifica posizione in cui si trova la Città Alta, da cui tuttora lo sguardo può abbracciare le colline verdi a terrazza, gli orti, i tetti e i campanili, aiutandoci a toccare il cielo.
A Bergamo la cucina è particolarmente saporita: può essere piacevole gustare un piatto di polenta taragna in una delle sue numerose ricette ( al ragù di cinghiale , di capriolo...) ed i casoncelli bergamaschi.