Dalla incantevole Città Alta, che domina sui tetti dalle sue imponenti mura cinquecentesche, con i suoi antichi palazzi nobiliari, alla bellezza della Città Bassa, dagli eleganti portici ed il Sentierone, Bergamo incanta chiunque, in particolare nel periodo natalizio, in cui la piazza principale si illumina delle mille luci del Presepe, delle Giostre del mercatino di Natale.
In ambito artistico un punto di riferimento fondamentale è l’Accademia di Carrara.
Fondata nel 1796 da Giacomo Carrara, ospita alcune tra le più importanti opere delle collezioni italiane ed una parte di quelle europee.
Il museo si trova nella piazza omonima,di fronte a via S.Caterina, dalle storiche botteghe artigianali e i locali di ristoro.
Qui si possono ammirare due antiche chiese del 1600: la parrocchiale S.Caterina, che ospita diverse opere di alto valore, come il “Martirio” della Santa, dipinto da un allievo del Tiepolo, Fontebasso, e l’altare maggiore in legno policromato dei fratelli Carpiana, ed il Santuario della Madonna Addolorata, dal grande sagrato, con una colonna che regge la statua della Vergine ed all’interno bei dipinti seicenteschi.
Entrando, sul transetto di sinistra, si trova la Cappella della Madonna di Loreto, eretta dagli abitanti del paese di Padrengo in ringraziamento ad un voto fatto per la pestilenza del 1615. In suo onore venivano fatte delle processioni a spese di Padrengo.
Giacomo Carrara, invece, intendeva fondare un centro, l’Accademia, che fosse sia una Pinacoteca che un istituto di pittura. Le opere 350 in tutto, vanno dal Rinascimento all’800 e comprendono dipinti dei più grandi artisti , come Pisanello, e Mantegna, Botticelli e Raffaello, Tiziano , Lotto, Moroni, e molti altri.
Al termine della visita, all’uscita, si può imboccare la salita sulla destra, una verdissima scalinata in mezzo ad un bosco, dal pendio dolce, attraverso cui si arriva all’antica chiesa di S.Agostino.
Davanti a questa, un ampio piazzale si affaccia sullo sconfinato panorama dei tetti e delle colline di Bergamo, dorate dalla luce del sole. Sull’altro lato della strada un verde pianoro, detto Prato della Fara, fiancheggia la salita che conduce direttamente alcentro della Città Alta, attraverso la P.rta di S.Agostino.
La chiesa e il complesso omonimo furono eretti dagli Agostiniani nel 1400, a partire dal chiostro piccolo, a cui fu aggiunto poi quello grande.
Il monastero con l’annessa ex-chiesa divenne un luogo dedicato alla cultura, come centro di studi religiosi. Nel 1647 ospitò l’Accademia degli Eccitati, ed in seguito scuole di filosofia e teologia. Molto bella è la facciata dalla luce dorata, in stile gotico a capanna, e il portale a tutto sesto.
All’interno, dal soffitto a cassettoni in legno, risaltano tracce di affreschi medioevali.
Dalla salita che fiancheggia il Prato della Fara ci si immerge nell’atmosfera della Città Alta , lungo i vicoli all’ombra degli antichi nobili palazzi, e superato il Fontanile, si raggiunge la centrale piazza delle Scarpe Vecchie, dove si può arrivare anche con la Funicolare.
Il vicolo principale, acceso di luci nel periodo natalizio, aggiunge un fascino ancora più caldo e suggestivo al borgo, tra le vetrine illuminate dei negozietti di pasticcerie e dolci locali, articoli da regalo e locali di ristoro.
La luce si apre all’improvviso sulla piazza Vecchia, la fontana e gli antichi palazzi del Museo Veneto e del Palazzo Municipale dall’ampio porticato, ma catturano ancora di piùil silenzio e l’atmosfera dei vicoli nella parte alta, fiancheggiati dai palazzi nobiliari, illiceo Ginnasiale, la mirabile facciata del retro della chiesa di S.Maria Assunta, mentre improvvisi scorci di luce si aprono sul panorama della Città Bassa, sui declivi in ombra dei monti in lontananza e, al di sopra di tutto, l’immensità del cielo.