Un grappolo di case arroccate sulla collina, con al centro una candida chiesa,che si affacciano sull'azzurro del mare: è Cervo, piccolo incantevole borgo, situato sulla Riviera Ligure di Ponente, appena prima di S.Bartolomeo al Mare.
La vista che si presenta davanti alla piazza, oltre il muretto che la cinge, è un'immersione nell'azzurro, tra cielo e mare: il fiato rimane quasi sospeso davanti all'immensità.
La sera turisti e abitanti vi si ritrovano a prendere il fresco, ad abbracciare con lo sguardo il blu in cui si accendono i riflessi delle luci sotto una volta di stelle.
Ogni estate si tiene il "Festival Internazionale di Musica da Camera", detto anche "Cervo Festival". All'evento, nato per merito di un violinista ungherese Sandoz Vegh, partecipano musicisti e spettatori da tutto il mondo.
Oltre a questo , c'è anche la manifestazione letteraria "Cervo ti strega", a cui partecipano i cinque più grandi finalisti del Premio Strega.
Spoglio, eppure tanto bello nella nudità delle sue pietre, è l'oratorio di S.Caterina d'Alessandria del XIII°sec, che oggi ospita spesso mostre temporanee di pittori, così come la chiesa di S.Nicola da Tolentino, sorta sulle rovine di un tempio pagano, mentre sede del municipio è palazzo Morchio, del 1600, con la torre di S.Antonio, che si intravvede sulla punta del borgo, posta per avvistare le navi dei pirati saraceni che infestavano la costa.
Palazzo Morchio si presenta nel classico stile genovese,dal bel portale in ardesia. Sorse per volere di Falcone Morchio, famiglia del borgo conosciuta sin dal secolo XIII°. Begli affreschi ornano invece un altro elegante palazzo,Viale Civitati. Cervo è anche il "borgo degli artisti", in quanto meta di pittori che, affascinati dalla bellezza del luogo, vengono qui a dipingere e ad ispirarsi.
Uno strano fenomeno si verifica guardando il borgo dal basso ad una certa ora del tardo pomeriggio: alzando lo sguardo verso la chiesa si intravvede sul profilo della facciata la figura di una Madonnina, che in realtà non c'è: si dice sia un effetto ottico dovuto alla luce. Non a caso il borgo è sospeso nell'azzurro e nella luce.