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Lombardia, Milano, chiesa di S.Satiro
Lombardia, Milano, chiesa di S.Satiro
Nel cuore di Milano l'antica chiesa di S.Satiro
La chiesa di S.Satiro fu voluta dal duca Gian Galeazzo Sforza, a cui successe Ludovico il Moro.
Al fine di rinnovare le arti venivano chiamati artisti da tutta Italia.
Per questo fu costruita S.Satiro secondo l'impronta del Bramante, comprendendo al suo interno l'antico Sacello di S.Satiro che le diede il nome.
Nel transetto risaltano subito il finto coro bramantesco , un'opera d'arte nella prospettiva del Rinascimento e la finestra semicircolare al centro con l'arco a tutto sesto , per cui il Bramante si ispirò alla cappella dei Pazzi del Brunelleschi a Firenze.
Al centro domina la grande cupola emisferica, che fu decorata in oro e azzurro, mentre nei tondi sono affrescati gli evangelisti della scuola di Vincenzo Foppa.Tra i dipinti più interessanti si distinguono gli affreschi del Bergognone, che furono staccati dalla parete e portati alla Pinacoteca di Brera nel 1868.
Il finto coro invece è composto da volte a botte a cassettoni e termina nella mirabile illusione prospettica , mentre nella lunetta è affrescato l'episodio di un miracolo secondo cui il quadro della Madonna col Putto avrebbe versato sangue dopo essere stato colpito da un giovane.
Nel sacello, sorprendono, oltre ai frammenti di affreschi di epoca carolingia, le colonne in marmo rosso di Verona e marmo cipollino, che sorreggono gli archi rampanti.Al centro del Sacello si trova la Pietà, un gruppo di statue in terracotta dipinta, tra cui la Madonna che tiene tra le braccia il corpo di Gesù morto.
L'opera richiama modelli del Rinascimento padovano nel "seppellimento del Cristo morto" di Andrea Mantegna e la "Maddalena Penitente " del Donatello.