Quando si giunge a Treviglio, nella bassa Bergamasca, superato il Monumento ai Caduti, si apre come per incanto un antico borgo: ci si addentra così in un intrico di vicoli immersi nel silenzio all'ombra delle vecchie case restaurate e variopinte di giallo ocra, rosa pesca, arancio, rosso rubino.
Treviglio era un paese di pittori: lo rivelano i nomi delle vie: Via dei Pittori Rinascimentali, via Bernardo Zenale, pittore del XV°-XVI° sec, detta anche "Già Cantone delle Rane".
A importanti famiglie che vi hanno lasciato importanti palazzi d'epoca sono state intestate strade come "Vicolo Silva, famiglia Patrizia-Cantone delle Monache".
I suoi vicoli si aprono sulla luminosa piazza della Cattedrale di S.Martino e S.Annunziata, popolata dai tavolini dei locali.
All'interno della Cattedrale èda ammirare il magnifico Polittico di S.Martino, di Bernardino Butione e Bernardo Zenale, che lo stesso Vittorio Sgarbi definì "un capolavoro di inestimabile valore".
Nelle belle giornate svetta contro il cielo azzurro terso il suo campanile, alto 60 metri, con l'orologio e gli archetti retti da 4 colonnine che ne alleggeriscono la parte superiore.
Su un lato di fianco alla cattedrale si affaccia il Palazzo Comunale porticato. Fu eletto per volere del podestà dell'epoca, nel XIV°sec., e rappresenta il simbolo della vita cittadina.
Proseguendo ed inoltrandosi per via S.Agostino si giunge al Santuario della Madonna delle Lacrime.
Il fatto da cui ebbe origine risale al 1522, quando il generale francese Lautrec che voleva radere al suolo la città, decise di deporre le armi dopo aver saputo che era accaduto un fatto straordinario: pare che la figura della Madonna dipinta su una parete del monastero di S.Agostino avesse iniziato a piangere.
Il fenomeno, rimasto inspiegabile, fu considerato un miracolo, che viene ancora oggi celebrato tutti i mesi di febbraio con una festa suggestiva, ricca di colori.
Il santuario è stato appena restaurato per l'anniversario di 500 anni dal miracolo: 1522-2022.
Svoltando dietro il Santuario ci si trova nell'piazzetta omonima, dalla bella pavimentazione lastricata in pietra,dove il tempo sembra essere tornato indietro.
Davanti si trova lo storico Teatro Filodrammatici, che fu progettato nel 1898 da Carlo Bedolini, costruito in stile liberty.
Inizialmente fu chiamato Casa di S.Agostino, perchè si trova di fianco al convento delle Monache Agostiniane, con il chiostro.
Il Teatro è ricco di eventi e comprende nella sua storia un ricco calendario di commedie dialettali, che rappresenta un importante patrimonio storico culturale della città.
Bellezza e silenzio dalla piazzetta ed i vicoli proseguono nel chiostro delle Agostiniane, soprattutto in primavera, quando rinascono le fioriture.
A Treviglio nel 1978 fu girato il film "L'Albero degli Zoccoli" di Ermanno Olmi, vincitore della Palma D'Oro al 31° Festival di Cannes.
Prima di lasciare la cittadina vale la pena rilassarsi nella bella piazza della Cattedrale di S.Martino e S.Annunziata, al Caffè Milano, storico caffè di Treviglio dal 1896, all'interno arredato completamente in legno.
Da assaggiare è la specialità tipica del paese, esposta in entrata, la "Turta de Trei", a base di mandorle.