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Lombardia, Varese, Palazzo Estense
Lombardia, Varese, Palazzo Estense
Nel cuore di varese la raffinatezza del settecento: palazzo estense
Si distingue fin da subito la luminosa facciata neoclassica con i bei balconi in ferro battuto, sullo sfondo del verde parco: è Palazzo Estense, realizzato alla fine del Settecento come residenza di Francesco III° D'Este e la sua corte.
All'epoca Varese, grazie a Pal.Estense e alle sue magnifiche ville immerse in splendidi giardini, fu chiamata "la piccola Versailles di Milano".
Il palazzo, dalla parte del giardino, si presenta dalla tipica forma a ferro di cavallo delle ville settecentesche, in stile barocchetto lombardo dall'intonaco rosa.
Sul frontone, al di sopra della meridiana, è dominato dall'aquila estense.
Al suo interno si apre il Salone D'Onore, ricco di decorazioni, come gli affreschi illusionistici, ed un grande medaglione centrale dipinto che raffigura Venere, la dea dell'Amore, insieme a Cupido e, sullo sfondo, Giove con in mano le saette.
Due colombe rappresentano il duca con la sua sposa, Teresa D'Harrach. Qui, in un'atmosfera di gioia e spensieratezza, il duca Francesco III° organizzava feste da ballo, ricevimenti e concerti. Oggi vi è ospitato il Consiglio Comunale.
Salendo al primo piano lungo lo scalone d'onore, si distinguono quattro nicchie con busti femminili del Settecento, mentre sul bel soffitto affrescato, è dipinto un medaglione che rappresenta "il buen retiro" di Francesco III° D'Este a Varese: infatti egli scelse Varese, dopo essersi ritirato dalla sua attività a Milano, pacificamente.
Al Piano Nobile vi erano gli appartamenti della famiglia del duca.Si notano subito gli stucchi sulle porte che raffigurano angoli del paesaggio, e le cassapanche dell'epoca. Nella Sala da Ballo il duca riceveva gli ospiti più intimi o godeva la musica di concerti privati con la sua famiglia.
Alle pareti si possono ammirare tuttora due tele del 1500-1600, che raffigurano " l'Incoronazione della Vergine con i santi della terra varesina"e la Vergine Immacolata come si trova descritta nel Libro dell'Apocalisse: "una donna vestita di sole con la luna ai piedi e una corona di dodici stelle.
"Incantevoli soni i riflessi di luce che attraverso la finestra illuminano la sala.
Al di fuori il verde giardino incanta con la sua bellezza: fu creato sotto il Duca D'Este in stile italiano con alcuni elementi di stampo francese. Dal cortile d'onore parte un parterre che prende la forma di un grande viale fiancheggiato da aiuole variopinte di varie forme, con cespugli di tasso, bosso e ligustro.
Così si raggiunge la fontana, tipica dei giardini del Settecento, fresca e zampillante.
Si può quindi risalire il carpineto fino a raggiungere la cima della collina Belvedere: qui lo sguardo abbraccia in un attimo i giardini e i tetti della città, fino a raggiungere le montagne.
Tra i viali verdi si perde il senso del tempo, ritrovando il gusto romantico dell'800, immersi in una natura più integra che ha ancora qualcosa di selvaggio.
Tutto finisce per specchiarsi, perdersi e ritrovarsi nei riflessi di un piccolo lago, dove candidi cigni disegnano solchi nell'azzurro.