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Veneto, Verona, Castelvecchio

Il museo di Castelvecchio

Dalla mole imponente e molto vasta, interamente circondata da mura è Castelvecchio, che così introduce nel centro storico di Verona. Fu fatto erigere per volere di Cangrande della Scala tra il 1354 e il 1357, per offrire alla corte una dimora sicura in un'epoca caratterizzata da gravi lotte e conflitti.
Verona, Castelvecchio, Le mura di Castelvecchio

Le mura di Castelvecchio

Verona, Castelvecchio

Castelvecchio


Sorto come fortezza, è dotato di sette torri angolari coperte, e diviso in due dalle imponenti mura. La principale torre, il mastio, svetta al centro, da dove si allunga il magnifico ponte scaligero, che sorvola le turbolente acque dell'Adige, e con le sue feritoie e passaggi sopraelevati rappresenta un notevole esempio di ingegneria del Trecento.
A destra si apre un cortile, un tempo la piazza d'armi, dove si trova una fontana, dalla particolare forma di cane, che era il simbolo scaligero della fedeltà.
Lunga è la storia che attraversò il castello : ad es. sotto il dominio di Venezia funse da arsenale e da guarnigione, mentre sotto gli Austriaci fu utilizzato come caserma per le truppe di occupazione. Finalmente nella prima metà del Novecento venne restaurato per la prima volta e divenne un museo, accogliendo le civiche raccolte d'arte, che prima si trovavano in palazzo Pompei.
La storia continuò quando nel gennaio 1944 vi venne svolto il drammatico processo di Verona, in cui vennero condannati a morte Galeazzo Ciano e i gerarchi fascisti che avevano provocato la deposizione di B.Mussolini, mentre alla fine della guerra fu colpito dai bombardamenti angloamericani.
Verona, Castelvecchio, il ponte di Castevecchio

Il ponte di Castevecchio

Verona, Castelvecchio, il ponte di Castevecchio

Il ponte di Castevecchio


Attualmente è sede del Museo Civico di  Verona, che ospita la pinacoteca , la galleria di sculture e la biblioteca d'arte. Articolato e ricco, il Museo è sede delle raccolte civiche di arte veronese dall'Alto Medio Evo fino al '700. Fu restaurato da Carlo Scarpa, le cui originali soluzioni artistiche architettoniche vengono visitate da architetti e studenti provenienti da tutto il mondo. La prima sezione ospita sculture  romaniche, bellissime statue in tufo realizzate dal Maestro di S.Anastasia, Le opere d'arte arricchiscono i grandi saloni,i cortili, le magnifiche mura e gli imponenti camminamenti di ronda, che formano un unico percorso realizzato da Carlo Scarpa.
Stupenda è la sezione di pittura gotica, in cui risaltano artisti come il Pisanello, che dipinse la bellissima Madonna della Quaglia, dolcissima e pura nei lineamenti, dai lucenti capelli biondo oro.
In Pisanello si ritrova lo stile gotico cortese, che trae origine dalla pittura bizantina. Tra le opere rinascimentali si distinguono il Crocifisso di Jacopo Bellini, le opere dei Maroni e la magnifica Madonna con Bambino di Giovanni Bellini, oltre a una Madonna della Passione che pare sia stata dipinta da Mantegna.
All'incrocio tra le diverse sezioni è stata posta la statua di Cangrande della Scala. Più scura e cupa è la sezione che va dal Rinascimento al Settecento.Interessante è il cane dipinto da Girolamo dei Libri, che fu un pittore miniatore.delle cui  opere risaltano i colori e dettagli splendenti tra cui gli abiti dei personaggi.
Nonostante Verona stesse passando un periodo di crisi, per la perdita di importanza sul piano politico e,quindi, di mecenati che sostenessero gli artisti, persisteva ancora una scuola di pittura brillante con maestri come Francesco Corato, autore del dipinto "Il Giovane con il disegno di un pupazzo" di influsso leonardesco.
Verona, Castelvecchio, Interno del ponte

Interno del ponte


Si arriva cosi alla grande Scuola di Paolo Veronese, autore della Pala Bevilacqua Lazise e di una bellissima Deposizione, grazie a cui venne riconosciuto come Maestro della Pittura Veneta.
Oltre alle sculture ed alla pinacoteca, il Museo ospita una notevole collezione di armature medioevali e rinascimentali.
A Castelvecchio  si possono effettuare visite guidate al Museo ed ai Camminamenti di Ronda, insieme al giro della città, scrivendo a: info@veronissima.com

Testo e foto di Grazia Paganuzzi
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